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La Tecnica "Tutto su 4": Vantaggi e Procedura
Questa tecnica prevede di poter sostituire tutta un’arcata dentaria con l’applicazione di soli 4 impianti. Infatti la traduzione italiana del termine è “tutto su 4”.
La tecnica è oramai ben consolidata e prevede di inserire in una sola seduta quattro impianti in titanio nelle zone in cui l’osso è migliore. È importante infatti un attento studio del caso con l’esame delle radiografie per individuare la posizione e l’inclinazione adeguata per trovare la stabilità migliore: infatti spesso gli impianti posteriori vengono inseriti inclinati appunto per poter sfruttare una lunghezza maggiore.
Lo scopo di questa ricerca di stabilità degli impianti è il poter dare al paziente una protesi immediata. Inatti quando ci sono i presupposti appunto di una buona qualità e quantità dell’osso, gli impianti possono essere subito caricati nelle 24-48 ore successive all’intervento, con una protesi provvisoria che permette al paziente di cominciare subito ad avere una vita di relazione adeguata. Parliamo solo di vita di relazione perché con il circo immediato non è possibile masticare sulle protesi appena inserite: questo perché non si devono sollecitare gli impianti durate la fase di osteointegrazione, momento in cui l’osso si lega agli impianti finendo per fare un solo corpo con essi. Non è che non si possa mangiare e alimentarsi, semplicemente non si può masticare: ci sono tutta una serie di pietanze che possono essere ingoiate senza necessità di masticare, come zuppe passate, vellutate, pesce bollito, pasta ben cotta e di piccolo taglio, formaggi cremosi, uova e così via; si approfitterà per seguire un regime dietetico più attento!!!
Dopo un tempo variabile tra i 2 ed i 4 mesi, una volta che gli impianti si sono saldati con l’osso e la posizione della gengiva si è stabilizzata, si procede all’impronta digitale degli impianti per progettare la protesi definitiva, scegliendo forma, colore, e posizione dei denti.
La protesi definitiva, così come quella provvisoria, sono in resina. Diversi studi hanno infatti dimostrato come la tecnica all on 4 sia poco prevedibile applicando i denti in porcellana, e questo per diverse ragioni. In primo luogo la porcellana è più rigida della resina, e la realizzazione di un’intera arcata può creare delle sollecitazioni che possono far fratturare la porcellana. Poi le arcate dentarie realizzate in resina sono più facilmente riparabili qualora nel corso degli anni ci fossero bisogno di riparazioni. Infine la tecnica dei materiali ci ha permesso oggi di avere dei denti in resina che non hanno niente da invidiare alla porcellana, con una lucentezza ed una resistenza estetica affidabile anche a distanza di decenni.
Le protesi del all on 4 sono in genere avvitate sugli impianti e non cementate. Già da tempo numerosi studi hanno dimostrato la superiorità clinica dell’avvitamento rispetto alla cementazione: la possibilità di una agevole rimozione della protesi (per esempio per una pulizia), l’assenza dell’utilizzo dei cementi che possono irritare la gengiva, sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto le comunità scientifiche a preferire questa metodica. I pazienti spesso si preoccupano per questo, pensando al rischio che si possano svitare le protesi, ma in effetti le viti ben serrate sono molto più affidabili dei cementi di oggi, oltre alla già citata possibilità di rimuoverla agevolmente.
Il carico immediato, cioè la possibilità di applicare subito una protesi provvisoria collegata agli impianti, si potrebbe applicare anche per la sostituzione di un dente singolo, ma in questi casi la stabilità, essendo collegata ad un solo impianto, è più delicata e solo in casi isolati può essere eseguita.