Studio Porcellati

Cura della carie

Contattaci

Fissa un appuntamento per un controllo

    Orari dello studio

    • 10:00-20:00
    • 10:00-20:00
    • 10:00-20:00
    • 10:00-20:00
    • 10:00-20:00
    • Chiuso
    • Chiuso

    Otturazioni estetiche per la cura della carie

    Cura della carie

    Cura delle carie

    La cura delle carie è il trattamento più comune in odontoiatria e mira a rimuovere il tessuto dentale
    danneggiato dalla carie e a ricostruire la struttura del dente.

    Nel nostro studio effettuiamo esclusivamente otturazioni estetiche, realizzate con materiali
    come resine composite o ceramiche che imitano il colore naturale del dente, rendendole
    praticamente invisibili.

    L’intera procedura viene effettuata in anestesia locale, per cui il paziente non avverte né dolore
    né fastidi.

    Cos’è la carie dentale?

    La carie dentale è una malattia che colpisce i denti, provocando la demineralizzazione dello smalto
    (lo strato più superficiale del dente) e la successiva distruzione della dentina (lo strato più profondo).
    Se non trattata tempestivamente, la carie può avanzare fino a raggiungere la polpa dentale
    (la parte interna vitale e sensibile del dente, contenente vasi sanguigni e terminazioni nervose), causando
    infezioni e dolore e richiedendo interventi più complessi.

    Quali sono le cause della carie?

    La carie si sviluppa a causa dell’azione combinata di batteri, zuccheri e scarsa igiene orale. I principali fattori di rischio includono:

    • Consumo frequente di alimenti zuccherati e bevande acide
    • Igiene orale insufficiente
    • Accumulo di placca e tartaro
    • Fattori predisponenti, come denti affollati o difficili da pulire

    Sintomi della carie

    • Sensibilità ai cibi caldi, freddi o dolci
    • Dolore alla masticazione
    • Macchie scure o bianche sul dente
    • Cavità visibili sulla superficie dentale
    • Alitosi persistente

    Nelle fasi iniziali la carie può essere asintomatica e rilevabile solo con una visita odontoiatrica.

    Devitalizzazione (terapia canalare)

    Quando la carie è superficiale, i sintomi sono spesso limitati alla sensibilità al freddo, al caldo e agli alimenti dolci.
    Con l’approfondirsi della carie, i sintomi diventano più frequenti e intensi, soprattutto quando la lesione si avvicina
    alla polpa dentale (spesso chiamata “nervo” del dente), il tessuto molle interno che assicura nutrimento e sensibilità.

    Se la polpa si infiamma per la vicinanza della carie, il dolore può diventare pulsante e intenso,
    più marcato di notte in posizione distesa: è la pulpite.
    Oltre a eventuali rimedi farmacologici (antidolorifici e/o antibiotici), la terapia definitiva è la
    terapia canalare, detta anche devitalizzazione.

    La devitalizzazione è un intervento che rimuove la polpa dentale infiammata o infetta e sigilla i canali radicolari,
    prevenendo ulteriori danni o infezioni e evitando l’estrazione del dente.

    Come si svolge la devitalizzazione?

    Il trattamento viene eseguito in una o due sedute, a seconda dell’infiammazione della polpa e della complessità/numero delle radici.

    1. Anestesia locale: il dente viene anestetizzato per garantire un’esperienza senza dolore.
    2. Accesso alla polpa: si esegue un piccolo foro nella corona del dente per accedere alla polpa infetta.
    3. Rimozione della polpa: la polpa infiammata o infetta viene rimossa e i canali radicolari vengono sagomati e puliti.
    4. Disinfezione: i canali vengono disinfettati per eliminare i batteri residui.
    5. Riempimento dei canali: i canali vengono sigillati con materiale biocompatibile (es. guttaperca).
    6. Otturazione temporanea: il dente viene chiuso con un’otturazione provvisoria in attesa della ricostruzione definitiva.

    Domande frequenti

    La devitalizzazione è dolorosa?

    Grazie all’anestesia locale, la devitalizzazione non è dolorosa durante la procedura.
    È possibile un leggero fastidio o una sensibilità nei giorni successivi: si consiglia di evitare cibi duri per qualche giorno.

    Il dente devitalizzato è più fragile?

    Sì. Il dente devitalizzato è più soggetto a fratturarsi perché indebolito sia dal processo carioso sia dall’accesso
    necessario per rimuovere la polpa. Spesso del dente originario resta meno della metà; anche con ricostruzioni
    ancorate con perni, le porzioni residue possono fratturarsi.

    Se la frattura è minima, il dente può essere recuperabile; se è estesa e coinvolge la radice, può rendersi necessaria l’estrazione.
    Per ridurre il rischio, consigliamo la copertura con una capsula in zirconio dei denti devitalizzati.

    Granulomi, cisti e ascessi dentali

    Il granuloma è un’infiammazione cronica all’apice della radice dovuta alla reazione dell’organismo
    a un’infezione batterica presente all’interno del canale radicolare. Essendo un processo cronico, è spesso asintomatico
    finché non si riacutizza, potendo evolvere in ascesso o cisti.

    Radiograficamente si presenta come un’area di rarefazione ossea (un “buco” nell’osso) dovuta al riassorbimento
    provocato dal processo infiammatorio.

    Cause

    • Carie non trattate: la carie profonda può portare alla necrosi della polpa; i batteri colonizzano il canale e raggiungono l’apice.
    • Devitalizzazione incompleta: se la terapia canalare non è eseguita correttamente, può permanere tessuto infetto che origina un granuloma.
    • Traumi: lesioni al dente o alla mascella possono danneggiare la radice e favorire l’ingresso dei batteri.

    Sintomi

    Tipicamente dolore alla masticazione con sensazione che il dente sia “più lungo”.
    La formazione di liquido sotto l’apice può spingere il dente e renderlo molto sensibile al tatto e alla masticazione.
    Se il liquido migra verso la gengiva, può comparire un gonfiore gengivale che evolve:

    • verso un ascesso (raccolta di pus) con possibile febbre e malessere;
    • oppure verso una fistola, piccola comunicazione da cui fuoriesce il liquido infiammatorio.

    Terapia

    La terapia mira a eliminare l’infezione rimuovendo i batteri dal canale radicolare:

    • Terapia canalare (devitalizzazione): pulizia, disinfezione e sigillatura del canale. Se il dente è già devitalizzato, si esegue un ritrattamento canalare.
    • Apicectomia: rimozione chirurgica della porzione apicale della radice in caso di fallimento della terapia endodontica.
    • Estrazione del dente: nei casi di danno grave o quando il trattamento conservativo non è possibile.

    Lampada per la rilevazione delle carie

    Utilizziamo una lampada per individuare carie nascoste o iniziali sfruttando la
    transilluminazione: la luce attraversa il dente sano ma viene bloccata o assorbita dalle zone cariate,
    che appaiono come aree più scure.

    Vantaggi

    • Non invasivo: non richiede raggi X; sicuro anche per donne in gravidanza e bambini.
    • Rilevazione precoce: permette diagnosi tempestive e terapie più conservative.
    • Complementare: può essere associata alle radiografie per una valutazione completa.
    WhatsApp